contro la linea retta / dieci possibili rotte tra Ancona e Split





Massimo Cartaginese
Le navi seguono nel loro procedere rotte lossodromiche o ortodromiche.
Le prime, molto lunghe, formano con i meridiani che attraversano sempre lo stesso angolo. Le seconde, generalmente più brevi, non si curano degli angoli ma uniscono semplicemnete due punti in linea retta.
Nel poco esteso mare Adriatico chi naviga segue giocoforza rotte ortodromiche brevi e sicure.
Ho pensato a quanto la linea retta si adatti a rappresentare la sicurezza o, coincida di fatto con essa. E' del resto sotto gli occhi di tutti come SICUREZZA sia diventata, tra le parole d'ordine di un'occidente postumo di sè stesso, una specie di "ossessione rettilinea" o un desiderio smodato che pretende di realizzarsi seguendo il percorso più breve. 
E' altrettanto evidente che tale pretesa della linea retta, ovvero il primato della sicurezza sulla libertà, non sia sempre condivisibile. Preferisco_ sbuffando contro corrente_ negare l'evidenza della retta via. 
(E' davvero giusta per me?)
Avendo a che fare con un piccolo mare, due città su sponde opposte ed una barca, provo a rendere esplicita la mia dichiarazione di intenti, superando l' in-permanenza della parola.
La proposta consiste nell'usare la barca come una matita, il mare come una lavagna e disegnare sulla sua mutevole superficie, una rotta molto particolare ed identificabile.
La linea retta è un segno grafico molto semplice, le linee curve (o spezzate) anno identità complesse che nascono da infiniti pretesti. Evidentemente una tale rotta nautica è del tutto a-funzionale ed insicura sul piano della navigazione appartenendo propriamente alla sfera dell'arte, perchè è dell'arte sperimentare l'incerto, non possedere funzione tangibile e godere del risultato ottenuto.  
L’operazione si è svolta in tre fasi: 
1/ disegnata sulla carta nautica la rotta d’arte sono stati calcolati gradi bussola, longitudine e latitudine di ogni vertice significativo, la lunghezza in miglia di ogni singolo tratto. 
2/ Si è parzialmente eseguita  la rotta in mare fornendo allo skipper tutti i dati necessari e inseriti nel GPS di bordo, lo strumento di navigazione satellitare. 
(Lo skipper ha contempalto la quantità di carburante andata in fumo e calcolato le ore pese in ghirigori.)
3/ La “memoria” del tracciato è stata affidata a quella di un computer che ha visualizzato sullo schermo il percorso nel suo compiersi, memorizzandolo contemporaneamente su alcuni files.



rotta parziale dello yacht Aline nel tratto di mare tra Ancona e Split, registrata in tempo reale dal satellite il 20 luglio 2003